Negi pro-writers

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Kitaku
view post Posted on 12/4/2011, 15:50




Dai dai sappiamo tutti di avere il vizio della scrittura!
Di voler diventare dei super-scribacchini e guadagnare una fortuna con i nostri libracci!
Quindi scrivete scrivete e scrivete!
Dimostriamo quanto siamo in gamba: accettiamo qualsiasi tipo di scritto basta che provenga dalla vostra eccezionale testolina :omg:

Parto io così rompo il ghiaccio :sisi:
Metto tipo delle bozze di romanzi fantasy che avevo scritto io così a muzzo :yesaddit:

PROLOGO


Vi è mai capitato di voler bene ad una persona?
Non saltate subito alle conclusioni: non ho intenzione di essere talmente banale.
Quando parlo di “voler bene” intendo dire: vi è mai capitato di porre sempre gli interessi di una certa persona innanzi ai vostri?
Vi è mai capitato di desiderarla più di ogni altra cosa?
Immagino di si: purtroppo sono pochi quelli che riescono a tramutare davvero i loro sogni in realtà.
Purtroppo … o per fortuna.
Poiché non vi è cosa più orribile di voler disperatamente che accada qualcosa, vederla accadere e poi ritrovarsi fra le mani i frammenti di un sogno spezzato.

Avevo poco più di dieci anni quando la conobbi e nella mia mente di bambino, già avevo capito quanto lei fosse speciale: da quel momento non passò giorno che io non ripensassi al suo candido volto.
Crescevamo praticamente insieme: la sua famiglia aveva acquistato un appezzamento di terreno proprio accanto a quello di mio padre.
Eravamo tutte persone semplici a Lebdik.
Chi faceva il pastore, chi il contadino, chi il fabbro: mestieri umili certo, ma il cibo non mancava e la felicità neppure.
Eravamo tutti una grande famiglia.
Ma in questo schifo di mondo non tutti si guadagnano il pane col sudore del proprio lavoro e non tutti riescono a convivere civilmente insieme agli altri.
Immagino sarebbe chiedere troppo.
Il tempo del raccolto si era appena concluso e i risultati, come ogni anno, non erano niente male.
Forse fu questo ad attirare i banditi.
In tempo di carestia, la strana opulenza del nostro villaggio sembrava destare molte curiosità: e si sa che quando le cose ti vanno bene c’è sempre qualcuno pronto ad approfittare del tuo stato di grazia.
Razziarono tutto e non risparmiarono nessuno.
E lei se ne stava ritta, immobile, con uno strano sorriso proprio sulla soglia di casa: io ero paralizzato dal terrore, la mia famiglia già morta.
La vidi accogliere quasi come una liberazione il fendente che le squarciò il petto.
Cadde in un lago di sangue.
Nel momento in cui capii che tutte le persone che più avevo amato, giacevano prive di vita, sgozzate come animali, qualcosa finalmente si ruppe dentro di me: le mie gambe si mossero e un passo dopo l’altro, non visto, riuscii a trovare rifugio nelle boscose colline vicine al villaggio.
Non ricordo molto di quanto accadde quel giorno: non so nemmeno in che modo mi salvai.
Ma una cosa la sapevo: quando il sole riapparve illuminando quel macabro spettacolo, desiderai essere morto.

All’epoca non ero ancora entrato nell’età adulta: sono passati molti anni da allora.
Fui l’unico sopravvissuto della tragedia di Lebdik.
Mi trovarono alcuni abitanti di un paese poco distante dal mio; sapevano quello che sarebbe accaduto, ma nessuno aveva avuto il coraggio di muovere un dito.
Non che fosse lecito aspettarsi qualcosa di più.
Quando mi trovarono, rannicchiato sotto i piedi di una grande quercia, furono in molti a pensare ad un fantasma.
Mi rifocillarono e dopo aver compiuto il macabro rito della sepoltura dei miei poveri concittadini, mi portarono con loro.
Fui affidato ad una famiglia adottiva di contadini, simile alla mia: per tutto il tempo del mio soggiorno tra quella gente, non dissi mai una parola.
Facevo il lavoro che si aspettavano che facessi, mangiavo e dormivo ma, Dio mi è testimone, non ero davvero vivo.
Il mio cuore, la mia anima mi avevano abbandonato quell’infausto giorno.
Tuttavia, più il tempo passava, più mi accorgevo che, se avessi continuato a tormentarmi con quello che era accaduto, sarei diventato pazzo.
Fuggii dal villaggio che mi aveva accolto: non avevo ancora visto sedici inverni.
Non so cosa cercassi ma, qualunque cosa fosse, non potevo trovarla in quel luogo; la mia avventura, se di avventura si può parlare, iniziò proprio allora.



SPOILER (click to view)
E' una roba scritta un po' così ma a me piaceva :asd:

Ovviamente non fan art (per quelle c'è la sezione apposita) qui vogliamo racconti, poesie, pagine di diario [del vostro diario magari lol] bozze di libri bozze di bozze!
Scatenatevi!
 
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